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pensieri personali senza pretese

lunedì 22 dicembre 2008

Oggi ho letto

Oggi ho letto un proverbio di qualche popolo africano di cui non ricordo il nome che vorrei condividere con voi:

"noi non abbiamo ricevuto il mondo dai nostri padri, ma l'abbiamo preso in prestito dai nostri figli"

è così denso di significato e perfetto che non mi sento di aggiungere nulla.

Mazza che palle

Ragazzi che due coglioni pazzeschi.
Oggi sono bloccato in ufficio a non fare assolutamente una sega. Nell'affogare nella noia assoluta mi venivano in mente i molti momenti in cui mi sono trovato in situazioni simili. Voglio dire tutte quelle interminabili ore in cui sei costretto in un luogo e passi il tuo tempo a fissare la lancetta di un orologio che non ne vuole sapere di muoversi. Grosso modo tutto il periodo della scuola, per esempio. Ricordo ancora con terrore le ore di matematica al liceo, mamma mia! Non provavo il ben che minimo interesse per tutto ciò che la professoressa diceva, per me erano concetti talmente assurdi ed astratti che non solo non ci vedevo alcuna utilità, ma non riuscivo neppure ad intravedere una ragione valida per cui una persona avrebbe dovuto inventare menate del genere. La Filosofia poi... certo alle superiori avevo una professoressa pessima, che avrebbe fatto passar la voglia di filosofeggiare persino a Socrate, ma per me quel modo di far filosofia era inconcepibile. Credevo e credo tutt'ora che la filosofia nasca dal dialogo. Peccato che in quelle immonde lezioni di dialogo non vi fosse la minima traccia, semplicemente si dovevano imparare a memoria frasi senza alcun costrutto da ripetere come pappagalli all'interrogazione. Non ho mai avuto stimoli nell'imparare delle assurdità a memoria ed infatti mi incassavo puntualmente i miei 2,3, 4 eccetera.
Tutti abbiamo simili ricordi, almeno quelli dotati di un minimo di spirito critico, che sanno capire quando ascoltano emerite cazzate. Se faccio un conto di quante ore ho passato così mi viene un colpo. Saranno anni, anni passati a sperare che tutto finisca e, finalmente, ci si possa levare dai coglioni.
Ora la scuola è solo un penoso ricordo ed adesso posso scassarmi le palle in un ufficio, dove però mi pagano!
Se ci fermiamo un attimo a pensare quanta vita abbiamo speso semplicemente a sperare che passasse nel più breve tempo possibile non c'è da stare allegri.
Non voglio fare il solito pessimista, quindi amici sprono tutti a cercarsi una o più ragioni di vita, cose per cui valga la pena di scassarsi le palle; qualcosa per cui quella maledetta lancetta dell'orologio che non si muove non porti alla fine della noia, ma avvicini al raggiungimento del piacere.

Buon Natale a tutti.

lunedì 3 novembre 2008

MIRIAM

Sono qui nella mia cameretta color pastello e sogno un giorno di incontrare Rick dei Take That.
Decido di partire, non indugiare oltre. C'è un Rick da conquistare, voglio dire. Prima cosa raggiungo gli altri al parchetto e mi stuppo 10 ciloni di fila, con questi posso volare fino ad Hong Kong, dove Rick sta girando il nuovo video della bands.
Raggiunta la meta, vengo accolto da alcuni cincillà parlanti: uno di color rosso di nome Gaspare e l'altro senza testa e senza nome che non diceva mai nulla e continuava a bere una bottiglia di rum.
Gaspare mi porta un tagliando autostradale con la scritta "casello di Genova Voltri".
Rapido faccio su un filtrino e d'incanto vengo trasportato nella Valle degli Orti con milioni di grossi piselloni verdi coltivati da docili castori vestiti da pecore. La scena mi commuove e decido di scattare una foto. Mentre ripongo la mia polaroid di pongo in tasca, Pannella alla guida di una biga trainata da otto bracconieri e un impiegato dell'Inps comincia a lanciare sulla folla di castori tessere del PCI. I castori allora si collettivizzano e formano i Soviet dentro piselli giganti. La Valle degli Orti diventa la più grande potenza comunista antagonista dell'umanità, con più di 10 miliardi di super castori ninja incazzzati come iene ed addestrati ad uccidere.
Non posso che non mettermi a capo della rivolta. In poco più di un mese organizzo i castori e li porto alla conquista del mondo intero in una settimana.
A quel punto mi rilasso e riparto alla ricerca di Rick. Qualcuno dice si sia immolato per difendere la razza umana nella guerra contro i castori. Ma io so che lui è vivo e che mi può sentire, me la detto Zoltan il barista transessuale della mensa delle Santissime Carmelitane di Quartoggiaro.
Sguinzaglio tutti i castori in tutti gli angoli del Globo, ma dopo 60 lunghi anni di Rick non c'è traccia.
Decido di partire in solitaria verso la baracca del Aytollah Komeini, l'unico in grado di reincarnarmi in Rick. Quando entro Komeini sta ascoltanto rap uzbeko a tutto volume e stuppandosi una bonga alta come una bombola del gas insieme ad un cane dalmata.
Mi offre da tirare e senza accorgermene sono Rick e mi metto ad intonare "Ciao mamma come mi diverto di Jovanotti ballando in tutù davanti al karaoke

è una libidine è una rivoluzione...

Dal diario di cane pulcioso

Sono ancora qui. Randagio. Non mi lavo da tre giorni e tre notte ormai. Puzzo duro latrino.
Vedo una zingara sull'altro lato della strada. Pulciosa, la puttana. Parto ghepardico e mi avvento sulla preda: "senti, sbarbaz ,hai da accendere?" chiedo mansueto. La sbarbaz di ferma, si gira, mi guarda. Ho già voglia di accoppiarmi con lei. "mi chiamo Teresa ed incasso la minchia tesa" mi risponde lei ridanciana, la bottana. "Senti ma se fai bene le pompe col culo come suchi i cazii nefgi..."
penso io, onesto.
A quel punto, in vena di romanticherie, le ficco due dita su per il culo. La sgnacchera sembra apprezzare e si compiace. "compiaciti, compiaciti stocazzo" le sussurro soave all'orecchio
lei slabbra di lusso mi squirta tutto sul muro.
Grande festa popolana nel dopo squirtata con salami e formaggi tipici
Dopodichè saluto la sbremba e vado di bramba

SUBSONICO

mi aggiro furtivo a minchia serrata. Sono altamente addomesticabile dall'istrismo isterico. Non so come pormi nei confronti del sottoproleteriato urbano. Non ho coscienza di una nuova identità collettiva del razionalismo contemporaneo della nouvelle vaguee, delle avanguardie, insomma.
Non ha importanza mi prendo le palle in mano e mi caco nell'ano.
mi sento meglio ora,
cacato

mi avventuro randagio; IO, cazzo ramingo, su terreni sburrevoli
seguo nerchie guardinghe
sogno pompozzi latrini
è tutto qui il bello, nel comprendere che alla fine di

l'alterazione dello stato di coscienza

sti gran cazzi non ce la faccio più. Basta mi sronzo , mi canno mi faccio di tutto quello che capita perchè la pressione è troppa e mi altera, altera il mio bioritmo questo ritmo harcore a tutto cassa q

il mondo ribaltato

Il buon Barack Obama sembra lanciato verso la conquista della Casa Bianca. Un nero alla presidenza degli Stati Uniti d'America, già solo la sua candidatura è una sorpresa, figuriamoci la sua eventuale vittoria.

Angela Merckel è il cancelliere tedesco. Una donna alla guida della prima potenza economica europea.

Se un giornalista, un veggente o un pincopallino qualsiasi avesse pronosticato questi due avvenimenti 50 anni fa avrebbe strappato risa a crepapelle,
oggi è la realtà.

Progresso sociale? Pari opportunità per tutti? Pare di sì.

Tutti contenti quindi, finalmente qualcosa si muove e si va nella direzione della parità di diritti e doveri per tutti.

Io però voglio essere provocatorio e non ci sto e mi chiedo se quei due in realtà non siano lì solo perchè appartenenti a due categorie sociali storicamente emerginate dalla vita politcia, come i neri e le donne appunto. E non siano solo messi lì come azioni di marketing per scatenare la solidarietà non solo di queste minoranze ma anche di tutti i benpensanti che vedono nell'uguaglianza dei diritti uno sprone nella costruzione di una societò avanzata .
Insomma: quanto c'è di Obama nel personaggio Obama e quanto invece è stato creato con una strategia di vendita ed una pubblicità di livello eccelso, arti ben note agli americani.
Chi più di loro riesce a creare personaggi, in effetti. Hollywood la fabbrica dei sogni ci ha cresciuti fin da bambini, praticamente allattati.
I neri poi oggi come oggi vanno di moda, non sono mai stati così popolari.
E allora chi è questo Obama e cosa farà per noi? Potrà fare qualcosa per noi, nel senso che gli permetteranno di farlo? E se il piccolo orsetto Obama decidesse ad un certo punto di far di testa sua, quanto ci metterebbero ad eliminarlo, come successo all'unico altro preseidente americano appartenente ad una minoranza: John Kennedy.

domenica 2 novembre 2008

oggi piove

E' arrivato l'autunno, una grande stagione. Il periodo della riflessione, quando ci si puo chiudere un po' in casa, complice il clima, a raccogliere le idee.
Situazione:difficile da decifrare.
Leggevo ieri sera bizzarre e variopinte teorie a proposito di alieni, già presenti da tempo sul nostro pianeta, venuti da alpha centauri, svariati anni luce da qui a prendersi la briga di studiare la razza umana.
Ora, non posso sapere se effettivamente questi piccoli ET esistano o meno, ma mi interrogavo su cosa potessero pensare di noi; nel caso in cui fossero effettivemente qui.
Secondo questa teoria essi sarebbero stati intercettatti da umani la prima volta all'inizio della seconda guerra mondiale. La durata della loro vita sarebbe
maggiore della nostra: secoli.
Che mondo hanno visto?
Come debutto si stava per autodistruggere con la guerra più devastante di tutta la storia umana.
Dopodichè ha cercato di riorganizzarsi.
Due modelli, guidati dalle nazioni vincitrici di quel grande conflitto. Modelli in antitesi, uno la negazione dell'altro, che non potevano non entrare in conflitto: il bianco ed il nero.
Due modelli che seguivano entrambi un'idea ma che hanno visto quest'idea stuprarsi perchè messa in pratica da uomini, per definizione imperfetti.
Da una parte l'idea di crescita come società insieme, dall'altra quelle di autodeterminazione totale del singolo, individualismo. Da una lato il singolo agiva con il fine del benessere comune, dall'altro la persona lavora e progredisce per il benessere suo e dei suoi cari.
Vi sono stati differenti tentativi di mediazione tra questi due opposti. D'altra parte la vita è sempre piena di sfumature, come cantavano i 99Posse.
Alla fine, come in un duello medioevale, uno dei due contendenti ha prevalso sull'altro.
Un modello dominante è stato creato ed è pronto ad egemonizzare il pianeta. Stessi consumi stessa società, ma sopratutto stessi valori da seguire: l'individualismo.
Molti dicono che non è possibile instaturare il socialismo mantenendo la libertà.
Mi chiedo se sia anche vero il contrario,ossia che non sia possibile instaurare la libertà proponendo uno stato socialista.
Questo tipo di mentalità che pone il singolo al di sopra degli interessi della collettività può effettivamente portare a qualcosa di buono?
Mi domando: ma se la socialità siamo tutti, se il singolo calpesta i diritti della massa per avanzare personalmente, non va anche contro se stesso?
A rigore di logica è così; per alcuni però agire a sfavore della collettività può portare vantaggi immediati che fanno scolorire e dimenticare gli svantaggi che potrà causare in futuro questa azione a tutti.
Quello che credo abbiano ben visto i nostri amoci extraterrestri è che gli umani non hanno coscienza di razza collettiva.
Mi immagino un loro appunto: "gli appartenenti alla razza umana solitamente non riescono a ragionare ed agire per il benessere comune, ma più che altro per il prorio tornaconto personale ed immediato. Ciò è probabilmete dovuto alla bassa aspettativa di vita di quesa curiosa razza, la quale sembra non dare molta importanza al futuro remoto. Per allora chi avrà fatto danno non sarà più vivo. Le nuove generazioni si trovano così costrette a pagare gli errori delle precedenti, in un percorso ciclico.
Nonostante ciò vi è sul pianeta la sensazione di stare progredendo.
Questa razza non sembra voler progredire compatta . La natura dell'ordinamento sociale dominante su questo pianeta porta il singolo ad avvantaggi su molti, sfruttando quest'ultimi per trarne vantaggio lui solo".

L'uomo è egoista insomma, grande scoperta.
Frose è proprio questo un po' il suo limite. perchè, nonostante grandi potenzialità, non pare marciare nella direzione giusta.

venerdì 31 ottobre 2008

Sulla scuola

Ma cosa importa a noi della scuola, cosa importa a noi della dittatura, cosa importa a noi dell'Italia?
Noi viviamo all'estero, viviamo qui perchè nel nostro paese non ci sono garanzie minime di sopravvivenza, perchè diritti base come casa e lavoro sono fantascienza e parole di cui si riempono la bocca comunisti che non hanno neppure più un partito.

Viviamo all'estero perchè se fossimo in Italia dovermmo alzarci la mattina alle 7 per andare a lavorare per 400 euro al mese e cercarci un nuovo lavoro ogni 3 mesi, perchè là 50 anni di lotte sociali sono state spazzate via con una semplice legge e nessuno ha mosso un dito. Le condizioni di lavoro sono da prima rivoluzione industriale, ma tutti votano a destra perchè, chiaramente, sono tutti imprenditori multimilionari.

Viviamo all'estero perchè in Italia non potremmo fare una famiglia e fare dei figli perchè non avremmo sovvenzioni ed uno stipendio per mantenere il nostro bambino .

Viviamo all'estero perchè siamo egoisti e non ce ne frega un cazzo di cambiare questa situazione e sapete perchè? Perchè siamo italiani e pensiamo solo al nostro orticello, a noi stessi, perchè siamo egoisti, perchè l'importante è che vada bene a noi e degli altri chissenfrega.

L'Italia è stata fatta dagli italiani, è il frutto di cosa siamo noi: mafiosi, arraffoni e fregoni... di gente che pensa solo ad inculare il prossimo.

Quindi, in sintesi: chissenefrega.

nulla

Mi chiedo francamente perchè non abbia mai voglia di fare assolutamente niente.
Pigrizia o semplice voglia di sprofondare nel nulla, di sentirsi come quando ci si fa di oppio, senza sensibilità, senza sentimenti, senza vita. Se la vita è azione io sono l'antitesi ed allora sono morte, immagino. Dicono che la vita possa essere meravigliosa che ci siano milioni di cose da fare, esperienze da provare , persono da incontrare che possono educarti, arricchirti, formarti. Se a me però tutto ciò non interessa dico forse no alla vita?
Mi viene sempre in mente Trainspotting, il mio film e libro preferito, se mi ha colpito così tanto un motivo ci dovrà pur essere. Semplicemente sono un nichilista assoluto, uno che preferisce stare a bordo pista mentre gli altri ballano, uno che dice no grazie, uno a cui non gliene frega un cazzo di niente. Un eroinomane potenziale che non ha neache il coraggio di esserlo. Perchè dovrei sceglier la vita? lavoro, casa, televisore, compra compra compra, cerca di apparire ciò che non sei, cerca di convincere una donna a dartela, vendi vendi vendi venditi sempre, sei una merce nulla più. E se invece non volessi essere una merce e se invece non volessi apparire e se invece non volessi essere niente di niente?! Comportamento socialmente riprovevole, a-sociale a-vitale a-stocazzo. Nulla mi interessa, nulla mi piace ed allora sono un depresso e allora devo prendere il Prozac per poter continuare a produrre.
E poi fare un figlio, un bel bamboccino da spupazzarti qualche anno che poi ti riempirà la vita di problemi, che troverai a drogarsi ed andrai a rcuperare alle 4 di mattina in questura perchè ha fatto l'ennesima cazzata. Dopo che ti avrà detto che sei un coglione, che non capisci un cazzo perchè lui, fenomeno, a 15 anni ha già tutte le risposte alle domande della vita, potrai placidamente pagargli la macchina, l'università ed i vestiti firmarti, senza i quali sarà un reietto e non potrà trovarsi da scopare. Se Dio vuole scoprirà la droga e potrà barattare la sua giacca griffata da 300 euro con il marocchino al parco per aver un po' di cocaina; e qui il cerchio si chiude.
Bello alzarsi alla mattina e vedere il mondo autodistruggersi in nome del denaro.
Bello alzarsi alla mattina per andare in una scatola a compiere azioni senza alcun senso per 40 anni, aspettando le 6 per rientrare in una scatola a guardare una scatola che ti insegna quali scatole comprare. Bello, bello, bello. Questa è la vita, già...
E' quello che ci hanno preparato per cuocerci a puntino per ditruggere le nostre difese, per disporci in fila contro un muro prima di giustiziarci.
Beh avanti, SPARATE!

martedì 21 ottobre 2008

un semplice gioco

Ancora una volta in trincea
Ancora una volta a gufare duro
Ancora una volta a minchia tesa
l'odio cresce e sale selvaggio alla testa, in vista del debby.
Il gufare é un'attività splendida perché non hai nulla da perdere: puoi solo vincere, o meglio, qualcun' altro puo vincere per te. E' meraviglioso cazzo! Voglio dire, insomma, avete capito.
E' una questione di feeling, emozioni, sensazioni: qualcosa che arriva da lontano. Da quando eri piccino e ti é stato insegnato ad odiare e da allora ti é rimasto un po' come un imprinting. Semplicemente non puoi fare a meno di odiare ed odiare ancora: é meccanico.

Col passare del tempo associ a quellla cosa tutta una serie di altri significati: per te é il male, la prepotenza, l'arroganza, il potere villano, l' imbroglio, la truffa e la sfacciataggine di farla franca; esemplificazione sportiva di cio che succede ogni giorno della vita.
Lei simbolo dei potenti e prepotenti che cercano di abbartterti ed annulatti, loro che credono che il rispetto si guadagni con l"arroganza.

Effettivamente posso solo sorridere, quando mi viene detto: ma é solo un gioco, una palla che rotola...piccini, fanno davvero tenerezza. Non comprendono la simbologia che vi é dietro, é logico.
Poi diciamocelo con franchezza, l'uomo ha sempre avuto bisogno di seguire una bandiera, un'idea.
Cosi' come é portato naturalmente ad odiare il contrario, l'opposto.
Per me non é una palla che rotola, per me non é un gioco, un balocco per bambini.
Per me é esemplificazione della vita, né é la metafora migliore. Nel calcio ho deciso da che parte stare ed ho capito chi é il mio nemico.

domenica 12 ottobre 2008

la vita é meravigliosa, cazzo

Sono le tre del mattino. Quando cazzo arriva quel testa di cazzo, non ci posso credere che mi sono ancora una volta affidato a lui. Sono sempre più disperato, non cé che dire. La volta che mi viene un'idea decente, giuro, accendo un cero alla madonna.
Squilla il telefono, deve essere lui.
-OI, allora, dove cazzo sei?
-Senti mi sa che tardo un po' ho avuto un contrattempo
-Lo sapevo sei un coglione
-non é come pensi, ora non ho cazzi di spiegarti ti richiamo quando mi libero
-eh
riaggancio, spero che l'abbiano pinzato gli sbirri a quell'idiota, almeno per una volta avrebbe una buona scusa pe paccarmi. Sto friggendo a stare in casa, cazzo. Devo uscire. Prendo la giacca e mi infilo le scarpe, con un balzo sono giù dalle scale, in strada. Freddo pungente che mi risveglia i nervi e mi fa girare i coglioni all'istante. Dal lato opposto della strada un gruppo di cazzoni ubriachi canta una canzone da osteria, sembrano innoqui, gli stronzi. Mi avviccino alla sporca marmaglia e con fare distratto chiedo da accendere. Il più alto dei tre con una faccia da sparaseghe brufoloso mi allunga l'accendino. Questi merdoni non avranno più di sedici anni. Mi accendo la sigaretta, ringrazio, guardo il tizio negli occhi e mentre gli rendo l'accendino tiro una lunga boccata, quindi gli chiedo
-venite dal Rockstore?
il testa di culo sta per abbozzare una risposta, é visibilmente ubriaco: é questo il momento: con una mossa rapida da tartaruga ninja gli spengo la sigaretta nell'occhio, lo stronzo grida e si accascia su se stesso, appena si piega gli sferro una gomitata drtta sulla spina dorsale, sento una delle sue vertebrine spezzarsi come un filetto findus: la merdaccia é a terra, fuori gioco e i due soci cazzoidi non hanno ancora realizzato; approfitto dell"effetto di stordimento e carico un super calcio nei coglioni al secondo che crolla come un sacco di pulci qual'é, quindi mi giro verso il terzo lo fisso negli occhi e mi godo il suo sgurado terrorizzato, é totalmente immobilizzato, la sua paura mi eccita e mi godo il momento per una frazione di secondo, quindi gli sparo un pugno secco dritto in volto che gli fa esplodere il naso: sangue, sangue sangue zampilla come una fontana il cagamerda. Do' un ultimo sguardo alla scena, non male, un ultimo calcio nel costato e mi dileguo rapido.
La vita é meravigliosa, cazzo.
:

Alleluja

Alleluja
Alleluja perché oggi c'era il sole
Alleluja perché oggi non mi sono alzato per andare a lavorare
Alleluja perché sono italiano
Alleluja perché amo qualcuno su questa terra
Alleluja perché ho visto della persone sorridere
Alleluja perché alcune di queste persone le ho fatte ridere io
Alleluja perché mi sono ancora innamorato di una canzone
Alleluja perché non ho smesso di sognare
Alleluja perché, nonostante tutto, non ho ancora mollato
Alleluja perché lotto dalla parte del Toro
Alleluja perché siamo ancora tutti qui, perché qui c'é calore
Alleluja perché ho voglia di gridare alleluja

mercoledì 1 ottobre 2008

Evoluzione?

La vita spesso è una questione di tempismo. Trovarsi al momento opportuno a fare le mosse giuste.
L'uomo è considerato la creatura più evoluta su questo pianeta. Questa considerazione mi fa sorgere spontanea una domanda che può sembrare banale.

Ma se io sono un uomo e sono il più evoluto di tutti, perchè mi devo alzare ogni mattina alle 8 per andare a farmi 2 coglioni così al fine di avere abbastanza denaro per mangiare mentre un semplicissimo e molto poco evoluto cavallo può starsene tutto il giorno in un prato a non fare assolutamente nulla e mangiare fino a diventare l'equino più grasso del mondo?
Perchè lui può avere una fedele compagna semplicemente annusandole il culo ed io invece devo sbattermi come un tappeto, inventarmi mille cazzate per ritrovarmi poi con una donna che magari neanche mi piace?!
Esempi quotidiani di problemi e piccoli grandi stress che noi homini sapiens dobbiamo affrontare grazie alla sovrastruttura che ci sovrasta e ci rende schiavi e che noi con tanto entusiasmo chiamiamo società.

C'è chi dice che l'uomo è un animale facile alla noia, che a stare tutto il giorno in un prato a guardare fisso un punto nell'infinito si smaronerebbe subito, quindi non potrebbe fare il cavallo. E' anche vero che porbabilmente il cavallo non potrebbe fare la vita dell'uomo, perchè preferirebbe molto probabilmente suicidarsi che vivere in una galera fatta di obblighi e rotture di palle.
Per combattere la noia l'uomo si è inventato tutta una serie di tremendi scassamenti di coglioni, sostituendo quindi la noia con il fastidio, se è infastidito non si annoia, cazzo che evoluzione geniale!!!!

A questo punto si torna alla base di ogni discorso che prenda spunto dall' attuale situazione della società dei consumi in cui viviamo.
Ogni animale (uomo compreso) ha dei bisogni naturali minini: mangiare, dormire, riprodursi...fine. L'homo "sapiens" ha aggiunto a questi tutta una serie di altri bisogni secondari, diciamo francamente inventati. L'attuale società dei consumi basata sul concetto del lavora-produci-consuma-crepa è l'apice di questa evoluzione; essa ha l'assoluta necessità di creare bisogni nella persona al fine di vendergli qualcosa che soddisfi tale bisogno: i famosi falsi bisogni di Marcuse. Il continuo bombardamento mediatico-pubbliciario lobotomizza l'uomo di oggi, il quale vede nella struttura che gli sta intorno l'unica possibile e non può rendersi conto che è possibile ritornare indietro, creare un nuovo modello o semplicemente segurie un modello di comportamento e di struttura sociale precedente. Quello che sembra non essere evidente alla componente conscia dell'uomo e che la società NON è stata costituita per soddisfare i suoi bisogni, ma per crearne il continuazione di nuovi, perpetuando l'infelicità e, appunto, l'insoddisfazione della persona.

Vi è una via d'uscita?
Personalmente non credo che ci sia un modo per spezzare questo circolo vizoso almeno a livello sociale; singolarmente credo però che l'individuo singolo possa liberarsi da questo giogo, ma dovrebbe prima rendersi conto di vivere in schiavitù.

giovedì 25 settembre 2008

Divagazioni

La mente umana é strumento misterioso, si sa. Mia nonnna diceva sempre che ognuno ha la sua pazzia, insomme che é folle a suo modo. o forse é solo folle per tutti gli altri.
Mi chiedo se quelli che vengono chiamati folli non siano in realtà solo persone divertenti. in verità i "normali" li trovo noiosi.
Al di là di cio' mi domando se sia possibile estrapolare il generale dal paticolare, ossia se da un singolo comportamento pazzo o considerato deviante si possa arrivare alla definizione della devianza. In fondo in fondo ammetto che non me ne fraga niente, pero' era giusto per chiederselo.
Pensavo per esempio al piacere, o meglio alla reiterazione di un'azione che dona piacere fisico o psicologico o entrambi. In alcuni soggetti il gesto viene ripetuto all'infinito, ossessivamente. Questa somma di piacere crea un piacere? Voglio dire continuare a fare in modo sempre maggiore una cosa che dona piacere, che fa stare bene, che piace, porta ad un piacere piu'grande?!
direi di no, gli esempi sono infiniti, l'eccesso nella maggior parte del casi porta il soggetto in una situazione peggiore di quando aveva cominciato la reiterazione dell' azione piacevole.

giovedì 21 agosto 2008

SZIGET: L'ISOLA CHE NON C'è CHE RENDE LIBERI

La libertà. Una parola il cui significato è talmente pieno di sfaccettature che sfugge completamente ad una definizione. Come possiamo infatti trovare parole adatte a descrivere la libertà? Per carità, generazioni di poeti, scrittori, pensatori e persone comuni hanno provato a dare un senso a tale parola, io non lo farò non mi sento in grado, ma vi descriverò cosa è voluto dire per me libertà, vi descriverò la mia esperienza liberatoria, la mia catarsi.
Immaginate un isola grande e verde. Ora mettete su questa isola migliaia di persone che come unica religione hanno la musica, di qualunque tipo essa sia. Aggiungente alcool e additivi vari, shekerate il tutto e servite fresco. Io lì ho visto la libertà, intesa come il fare l'amore tutto il giorno tutti i gioni con la musica. Esperienza liberatoria unica, con la folla che ballava intorno a me a ricaricarmi continuamente di enregia positiva per poi chiudere gli occhi e sentirmi solo con la mia amante, la mia puttana a sette note. Lei non è gelosa, perchè sa che resterà tutta la vita con me e le starò sempre attaccato; a me non interessa se fa l'amore con altri perchè l'importante è che si conceda a me, che voglio consumarla e farmi consumare da lei. Non vi è un rapporto di possessività perversa tra di noi (che è poi la prima causa della fine dell'amore tra le persone) lei è ovunque, lei è grande e mi sostiene, mi affoga ,mi riprende e mi sbatte come un tappeto, lei è la mia forza, la mia ancora di salvezza, il mio morbido cuscino e la mia moto rombante, è il mio biglietto per partire e la mia scialuppa per tornare a casa, è la mia mamma, la mia moglie, il mio amore, la mia megera. La amo perchè mi rende diverso, mi fa dimenticare ciò che ho intorno, i miei problemi e quelli degli altri, la adoro perchè mi eleva e mi fa volare, la stimo perchè unisce persone diverse ed opposte, la vivo perchè è amore.
A dirla tutta, quasi tutto il resto è noia

mercoledì 9 luglio 2008

LA MORTE, UNA MISTERIOSA SCONOSCIUTA

L'argomento del post di oggi esula un po' dalle solite disquisizioni politico-sociologiche di cui è composto questo blog.
Questa mattina, infatti, due notizie hanno minato il mio Karma positivo. La prima, piuttosto grave, è che il Torino ha ingaggiato Nick "piedecaldo" Amoruso: che tristezza; la seconda, più leggera, è che c'è stato un incidente nucleare nei pressi di Avignone, a poche centinaia di chilometri da dove vive il vostro affezionatissimo. La autorità rassicurano che non ci sono problemi, che tutto è sottocontrollo; probabilmente falsità visto che anche per Chernobyl erano state spese parole molto simili. Il presidente francese Sarkosy ha tutta l'intenzione di insabbiare la notizia il più possibile (che è stata diffusa ben 12 ore dopo l'incidente) perchè sta portando avanti una campagna di diffusione del modello nucleare transalpino, considerato all'avanguardia (e si è visto...). In pratica il suo piano è quello di esportare la tecnologia francese in fatto di nucleare a Paesi in via di sviluppo o comunque con una forte dipendenza energetica dal petrolio (come l'Itlalia) in modo da guadagnare con gli appalti per la costruzione di nuove centrali milioni di euri.
E' logico che un incidente molto grave rovinerebbe irremediabilmente i piani di monsieur Bruni, per questo la gravità del fatto viene ovviamente minimizzata. Il piccolo effetto collaterale che milioni di persone rischino di veder irremediabilmente compromessa la propria salute e quella delle generazioni future è ovviamente un lieve inconveniente che non può fermare la sete di denaro dei capi del mondo. Anche se tra 9 mesi nasceranno bambini con 5 braccia e qualcuno morirà di cancro, al massimo Sarko non verrà rivitotato, ma per allora avrà già piazzato la sua tecnologia "sicura" in giro per il mondo e potrà godersi i suoi meritatissimi miliardi con la bella Carla su qualche isolotto caraibico dove non vi sono le sue centrali nucleari nella vicinanze; ah la belle vie...
Al di là di queste facezie politiche di poca importanza (non mi scandalizzo di certo perchè un uomo politico si arricchisce enormemente uccidendo innocenti, questa è la normalità della storia) la notizia odierna mi ha fatto riflettere sulla mia imminente morte.
Non vi tedierò con i soliti discorsi su quello che avrei voluto fare e non ho fatto, sui miei rimpianti e sui miei rimorsi, tutti ne abbiamo, chi più chi più meno.
Piuttosto mi incuriosisce come sarà la morte, non dico in modo fisico: già si sa che la morte per cause di scorie nucleari è lunga e dolorosa, ma dal punto di vista mentale.
Cosa penserò pochi istanti prima di addormentarmi per sempre? Che ricordi mi passeranno davanti?Di chi sarà l'ultima immagine che passerà davanti ai miei occhi? Mia mamma, il mio cane, il babbo, la mia ex, Salas che tira alto il rigore al derby? Pensiero affacinante, che stranamente non mi spaventa, forse solo allora scoprirò quale è stata l'esperienza più bella ed importante di questa faticaccia chiamata vita.

lunedì 7 luglio 2008

GLI UOMINI, MOLTO SPESSO, FANNO SESSO CON LE DONNE. LE DONNE, MOLTO SPESSO, FANNO SESSO CON I SOLDI DEGLI UOMINI.

La fica, nella nostra società e nella maggior parte dei casi, è atavicamente attratta dal vil denaro.
Questa è un'ovvietà, cerchiamo però di comprenderne le cause e gli effetti. Alcune premesse:
1) L'uomo e la donna ragionano in modi differenti;
2) il discorso riportato è di carattere generale, è chiaro che esistano delle eccezioni, ma qui proveremo ad analizzare il comportamento sociale maggiormente diffuso e quindi definito dominante.
Partiamo da lontano.
Prendiamo un qualsiasi uomo, diciamo Paolo. Paolo si trova in una stanza con 10 donne, diverse per età, avvenenza e risorse economiche. Paolo non conosce nessuna di loro, non le ha mai parlato. A Paolo viene chiesto di scegliersi una compagna: 9 volte su 10 Paolo sceglierà la ragazza che trova più attraente secondo i suoi gusti.
Prendiamo una qualsiasi donna, diciamo Laura. Stessa situazione di prima con 10 uomini diversi per età, avvenenza e risorse economiche. Laura 9 volte su 10 sceglierà il più ricco, o per lo meno colui che ha il miglior rapporto ricchezza-avvenenza.
Perchè questa grossa differenza?
La spiegazione non è semplicissima ed in gioco ci sono molte variabili, vediamone alcune.
-La componente genentica: secondo il darwinismo sia il maschio che la femmina sono portati per istinto alla conservazione della specie, cioè a trasmettere il proprio codice genetico. Più discendenti riescono a produrre, più probabilità ci sono che il proprio corredo genetico possa sopravvivere. Il maschio è portato a diffondere il più possibile il suo seme, in modo da produrre il maggior numero di discendenti con differenti compagne, creando ogni volta un mix diverso, con differenti chanche di sopravvivenza.
La femmina, in quanto essere ricettivo, è portata alla selezione del partner più adatto, in modo che il suo piccolo abbia maggiori possibilità di sopravvivenza.
Questo ragionamento vale sia per gli animali che per gli uomini (che sono appunto animali).
L'uomo chiaramente ha creato una sovrastuttura, chiamata società, nella quale vive, in cui ci sono tutta una serie di regole e di comportamenti definiti appunto "sociali"; anche alcuni animali la creano, ma è sicuramente meno strutturata di quella umana.
Nella società capitalista odierna il denaro è considerato il metro di giudizio principale per definire un uomo. Se hai soldi sei una persona di successo ed hai potere, se sei povero non sei nessuno.
Il figlio di un ricco ha molte più possibilità di emergere nella società che quello di un povero. Frequenta migliori scuole, conoscerà altri ragazzi ricchi come lui con cui potrà creare una mini-società con regole ben definite di aiuto reciproco per diventare ancora più ricchi, ecc.
Per una donna quindi è più lungimirante fare un figlio con un ricco, perchè il suo piccolo avrà più chanche di "sopravvivenza" nella società umana.
In breve: il ricco è il partner più adatto per la donna.

2)La componente sociale: è facile comprendere che se si è ricchi si hanno meno problemi, almeno economici. Alcune donne (ed anche alcuni uomini) non amano lavorare, quindi semplicemente preferiscono essere mantenute dal proprio marito.

3) La donna ha mercificato la propria sessualità dai tempi dei tempi. Quando si dice che la prostituzione è il mestiere più antico del mondo si enuncia una verità storica. Nella stragrande maggioranza delle società sono sempre esistite donne che hanno chiesto denaro per fare sesso.
La donna, rapidamente accortasi che l'uomo aveva vitale bisogno di sesso, ha subito pensato di trarne un beneficio economico diretto (la prostituzione) o indiretto (una cena offerta, un matrimonio di comodo...).
Curiosamente molte donne associano al sesso molti significati ancestrali, quasi mitici come l'amore. In pratica il loro ragionamento è che l'atto sessuale debba essere legato ad una serie di sentimenti che i due partner dovrebbero provare l'uno per l'altro. Se però tutto ciò non c'è, i soldi sembrano essere per loro un più che valido sostitutivo.
Questa riflessione ci porta alla definizione del concetto di prostituta, che è, per certi versi, piuttosto controverso. Anche in questo caso mi avvarrò del sostegno di Wikipedia:
"Con il termine prostituzione si indica l'attività di chi offre servizi sessuali, dietro pagamento di un corrispettivo in denaro. L'attività, fornita da persone di qualsiasi orientamento sessuale, può avere carattere autonomo, professionale, abituale o saltuario".
In un'economia di mercato, ma in realtà fin dai tempi del baratto, chiunque ha scambiato ciò che aveva con ciò che voleva ottenere. Lo scambio figa-denaro è forse il più antico di tutti (almeno da quando esiste il denaro). Se non consideriamo solo uno scambio diretto, ma anche indiretto il concetto di prostituzione si allarga parecchio.
Con questo non voglio dire che le donne siano peggio degli uomini, a parti invertite i maschi farebbero lo stesso. Se le donne controllassero la società ( e quindi anche il denaro) e gli uomini avessero un bene che è a loro indispensabile glielo farebbero pagare a caro prezzo, forse ancora più caro di quanto le donne fanno pagare la figa.
Prima di concludere ripeto che questa discussione riguarda il comportamento sociale dominante, il mainstream e che di eccezioni ne esistono parecchie, quindi anche di rapporti sessuali senza scambio diretto o indiretto di denaro. Tali rapporti rimangono però statisticmente inferiori a quelli con scambio di denaro e quindi con una componente di prostuituzione.

Nel prossimo post analizzeremo gli effetti della cosidetta "prostituzione di massa".

LA CORTINA DI FERRO, AZZECCATA INTUIZIONE.

Prendendo spunto da ciò che è stato detto nel post precedente, colgo l'occasione per analizzare un'altra delle carattestiche strutturali della società comunista di stampo sovietico: la cortina di ferro.
Per chi non avesse familiarità con questo concetto o semplicemente fosse troppo giovane per ricordarsene, cito la definizione che appare su Wikipedia versione italiana:"Cortina di ferro è un termine utilizzato ad occidente per indicare la linea di confine che divise l'Europa in due zone separate di influenza politica, dalla fine della seconda guerra mondiale alla fine della guerra fredda. Durante questo periodo, l'Europa orientale era sotto il controllo politico e/o l'influenza dell'Unione Sovietica, mentre l'Europa occidentale godeva della libertà politica."
Perchè venne creata la cortina di ferro? E' prassi comune in Occidente pensare, come è scritto nella stessa Wikipedia, che essa "servì a tenere la gente all'interno e l'informazione all'esterno" cosi' da presenrvare l'egemonia comunista in Unione Sovietica e nei Paesi satelliti.
La presunzione occidentale era, ed è tutt'ora, quella di ritenere il proprio mondo ed il proprio stile di vita di gran lunga migliori dei corrispettivi comunisti; di conseguenza il consumatore consumato occidentale è stato persuaso per decadi che il sistema economico in cui e per cui viveva (e vive) fosse il sogno di chi rimaneva oltre cortina.
La verità, come spesso accade, sta nel mezzo nel senso che per alcuni l'economia di mercato ed il consumismo sono effettivamente una realtà alla quale ambire, mentre per altri rimane un qualcosa di alieno alla proria mentalità e di indesiderabile.
La propaganda made in U.s.a. , ed in generale quella dell'Europa ovest, ha sempre avuto buon gioco a dipingere il regime comunista sovietico e non solo come inumano ed inviso alla gente che lo "subiva".
Non è mia intenzione difendere un regime totalitario, ma semplicemente fare notare come all'interno dell'Unione Sovietica, dell'Ungheria, della Polonia, ecc. vi fossero innumerevoli sostenitori di tale sitema economico-politico, a fronte di altri che non lo sopportavano.
Basti pensare a quanti nostalgici ci siano ancora oggi in tali repubbliche, gente che non si ritrova nella dottrina del turboconsumismo, che non può comprendere la logica del compra per apparire-essere-emergere, uomini e donne che ancora oggi, a quasi 20 anni dalla caduta del muro di Berlino votano per il Partito Comunista locale senza ripensamenti.
Ma veniamo al focus della discussione odierna: la ragione per cui fu creata la cortina di ferro.
A modesto parere di chi scrive essa fu costituita per varie ragioni una della quali, assolutamente fondamentale, non sembra ottenere grande credito presso gli storici; vado ad enunciarla.
La cortina di ferro serviva per tenere imprigionate le ricche scorte di passera di cui disponeva l'Europa dell'est ed ad impedire che i vitelloni occidentali (ceppe italiche affamate in primis) entrassero a fare razzia.
Fermiamoci un attimo a riflettere: Polonia, Romania, Cecoslovacchia, Estonia, Lituania, Lettonia e la sterminata Russia sono emormi giacimenti di fica. In questi Paesi il rapporto uomo-donna è numericamente imbarazzante, con derrate di passera praticamente illimitate e di primissima qualità, a fronte di un materilale maschile piuttosto scarso, di fattura scadente e spesso ubriaco e rissoso.
Se non vi fosse stata la cortina è facile immaginare che innumerovi passerone sarebbero emigrate verso occidente, in cerca della "libertà" e di un ricco marito che le mantenesse, inoltre un'infinità di maschi assetati avrebbero invaso i vari Paesei dell'est in cerca di semplici avventure o per accaparrasrsi una moglie dalla bellezza scultorea e di poche pretese.
La cortina di ferro è quindi stata una scelta azzeccata e necessaria per conservare i ricchissimi giacimenti di fica presenti nella regione e trattenerli come beni primari di consumo per la popolazione locale, in modo da tenerla calma e sottomessa... il cane con la pancia piena (sarebbe il caso di dire con le palle vuote) non morde.
Inoltre preservare un parco fica di tali dimensioni era sicuramente una risorsa eonomica immensa, che andava difesa e preservata ad ogni costo.

mercoledì 25 giugno 2008

IL COMUNISMO E LA DIFESA DELLA FIGA

Oggidi' il comunismo é dottrina politica e sociale sorpassata, sistema economico ritenuto inefficace e fallimentare.
Non é questa la sede per analizzare le motivazioni che hanno portato alla disfatta del sogno comunista, ma per fare una piccola riflessione si'.
L'economia capitalista mercifica qualsiasi cosa:prodotti, informazioni, uomini, donne ed animali.
Tutto ha un prezzo, anche i sentimenti e la dignita' personale. Ovviamente anche la figa.
Le donne si sono fatte sempre più furbe e fanno salire il prezzo della fregna giorno dopo giorno, una speculazione superiore a quella in atto sul petrolio.
La fica è un bene primario, come l'acqua, il pane, la benzina. Non è ancora stato trovato un sostitutivo valido, speriamo che si stia lavorando alacremente per crearlo al più breve.
Chiunque possegga nozioni base di economia sa che il prezzo di una merce in un'economia capatalista é basata sul rapporto domanda-offerta. In Italia la domanda di figa è nettamente superiore all'offerta, ossia al parco fregna a disposizione di ogni cazzo italico.
Le importazioni inoltre sono in fortissimo calo, la Comunità Europea da questo punto di vista non viene in soccorso di un Paese, come il nostro, allo stremo dal punto di vista "quantità di passera".
Nonostante all'interno del mercato Ue vi siano Paesi con un surplus di pelo vaginalis (Scandianvia in primis) questo eccesso non viene esportato ma tenuto come riserva (esattamente come accade negli Stati Uniti con il petrolio).
La figa è il motore del mondo, si sa... come conferma cito una massima che é un pilastro del pensiero occidentale ormai da secoli: "si lavora e si fatica per il pane e per la figa".
L'Italia rischia il collasso economico per la penuria di figa?Importanti risorse umane per il Paese lasceranno l'Italia come emigranti del secreto vaginalis?
Questi sono interrogativi spinosi, che pero' non affronteremo oggi. Mi permetto solo di puntualizzare che nessuna seria proposta politica per una robusta importazione di vagina nel nostro Paese è mai stata portata avanti nè dai governi di sinistra che da quelli di destra.

Al di là di cio', l'oggetto della discussione odierna é il seguente e vuole prescindere dalla triste situazione in cui versa oggi la penisola Italica.
In un'economia comunista la figa è un bene di più facile accessibilità.
Argomento la mia teoria.
Il "progresso" capitalista crea una serie di falsi bisogni e tutta una serie di prodotti consumabili.
Il cittadino (sarebbe più giusto chiamarlo il "consumatore consumato") puo' facilmente avere accesso a tutta una serie di servizi e svaghi; ad esempio cinema, musica, internet, videogiochi, pornografia, ecc...
In una società comunista, per ovvie ragioni, molti di questi svaghi sono limitati o addirittura assenti e vengono rimpiazzati dal più antico, più piacevole e GRATUITO dei passatempi: il sesso.

Ora un curioso parallelo tra il cittadino Bodo di Capitalismotown ed il compano Vladimir di Comunismoville.
Bodo torna a casa dopo il lavoro, va su internet si scarica un film prono e si sega come un pazzo, perchè le donne della sua città non gliela danno poiché lui non possiede una Mercedes (bene di scambio con la figa) e perchè in tv danno Sex and the City.
Valdimir torna a casa e non ha né tv, né internet, nè una Mercedes. Quindi dopo essersi ubriacato si scopa a sangue la donna di turno, annoiata perché non puo' vedere Sex and the City e a cui non importa nulla della Mercedes perchè non sa neanche cos'è.

Prima di continuare vi lascio il tempo di riflettere su cio' che è stato appena detto.

Argomento della prossima discussione:
"La società di oggi sta andando verso l'efferata masturbazione di massa?"

martedì 24 giugno 2008

ouuuu

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La A cerchiata, simbolo anarchico

La A cerchiata, simbolo anarchico