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pensieri personali senza pretese

martedì 21 ottobre 2008

un semplice gioco

Ancora una volta in trincea
Ancora una volta a gufare duro
Ancora una volta a minchia tesa
l'odio cresce e sale selvaggio alla testa, in vista del debby.
Il gufare é un'attività splendida perché non hai nulla da perdere: puoi solo vincere, o meglio, qualcun' altro puo vincere per te. E' meraviglioso cazzo! Voglio dire, insomma, avete capito.
E' una questione di feeling, emozioni, sensazioni: qualcosa che arriva da lontano. Da quando eri piccino e ti é stato insegnato ad odiare e da allora ti é rimasto un po' come un imprinting. Semplicemente non puoi fare a meno di odiare ed odiare ancora: é meccanico.

Col passare del tempo associ a quellla cosa tutta una serie di altri significati: per te é il male, la prepotenza, l'arroganza, il potere villano, l' imbroglio, la truffa e la sfacciataggine di farla franca; esemplificazione sportiva di cio che succede ogni giorno della vita.
Lei simbolo dei potenti e prepotenti che cercano di abbartterti ed annulatti, loro che credono che il rispetto si guadagni con l"arroganza.

Effettivamente posso solo sorridere, quando mi viene detto: ma é solo un gioco, una palla che rotola...piccini, fanno davvero tenerezza. Non comprendono la simbologia che vi é dietro, é logico.
Poi diciamocelo con franchezza, l'uomo ha sempre avuto bisogno di seguire una bandiera, un'idea.
Cosi' come é portato naturalmente ad odiare il contrario, l'opposto.
Per me non é una palla che rotola, per me non é un gioco, un balocco per bambini.
Per me é esemplificazione della vita, né é la metafora migliore. Nel calcio ho deciso da che parte stare ed ho capito chi é il mio nemico.

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La A cerchiata, simbolo anarchico

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