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pensieri personali senza pretese

lunedì 22 dicembre 2008

Mazza che palle

Ragazzi che due coglioni pazzeschi.
Oggi sono bloccato in ufficio a non fare assolutamente una sega. Nell'affogare nella noia assoluta mi venivano in mente i molti momenti in cui mi sono trovato in situazioni simili. Voglio dire tutte quelle interminabili ore in cui sei costretto in un luogo e passi il tuo tempo a fissare la lancetta di un orologio che non ne vuole sapere di muoversi. Grosso modo tutto il periodo della scuola, per esempio. Ricordo ancora con terrore le ore di matematica al liceo, mamma mia! Non provavo il ben che minimo interesse per tutto ciò che la professoressa diceva, per me erano concetti talmente assurdi ed astratti che non solo non ci vedevo alcuna utilità, ma non riuscivo neppure ad intravedere una ragione valida per cui una persona avrebbe dovuto inventare menate del genere. La Filosofia poi... certo alle superiori avevo una professoressa pessima, che avrebbe fatto passar la voglia di filosofeggiare persino a Socrate, ma per me quel modo di far filosofia era inconcepibile. Credevo e credo tutt'ora che la filosofia nasca dal dialogo. Peccato che in quelle immonde lezioni di dialogo non vi fosse la minima traccia, semplicemente si dovevano imparare a memoria frasi senza alcun costrutto da ripetere come pappagalli all'interrogazione. Non ho mai avuto stimoli nell'imparare delle assurdità a memoria ed infatti mi incassavo puntualmente i miei 2,3, 4 eccetera.
Tutti abbiamo simili ricordi, almeno quelli dotati di un minimo di spirito critico, che sanno capire quando ascoltano emerite cazzate. Se faccio un conto di quante ore ho passato così mi viene un colpo. Saranno anni, anni passati a sperare che tutto finisca e, finalmente, ci si possa levare dai coglioni.
Ora la scuola è solo un penoso ricordo ed adesso posso scassarmi le palle in un ufficio, dove però mi pagano!
Se ci fermiamo un attimo a pensare quanta vita abbiamo speso semplicemente a sperare che passasse nel più breve tempo possibile non c'è da stare allegri.
Non voglio fare il solito pessimista, quindi amici sprono tutti a cercarsi una o più ragioni di vita, cose per cui valga la pena di scassarsi le palle; qualcosa per cui quella maledetta lancetta dell'orologio che non si muove non porti alla fine della noia, ma avvicini al raggiungimento del piacere.

Buon Natale a tutti.

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La A cerchiata, simbolo anarchico

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