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pensieri personali senza pretese

lunedì 3 novembre 2008

MIRIAM

Sono qui nella mia cameretta color pastello e sogno un giorno di incontrare Rick dei Take That.
Decido di partire, non indugiare oltre. C'è un Rick da conquistare, voglio dire. Prima cosa raggiungo gli altri al parchetto e mi stuppo 10 ciloni di fila, con questi posso volare fino ad Hong Kong, dove Rick sta girando il nuovo video della bands.
Raggiunta la meta, vengo accolto da alcuni cincillà parlanti: uno di color rosso di nome Gaspare e l'altro senza testa e senza nome che non diceva mai nulla e continuava a bere una bottiglia di rum.
Gaspare mi porta un tagliando autostradale con la scritta "casello di Genova Voltri".
Rapido faccio su un filtrino e d'incanto vengo trasportato nella Valle degli Orti con milioni di grossi piselloni verdi coltivati da docili castori vestiti da pecore. La scena mi commuove e decido di scattare una foto. Mentre ripongo la mia polaroid di pongo in tasca, Pannella alla guida di una biga trainata da otto bracconieri e un impiegato dell'Inps comincia a lanciare sulla folla di castori tessere del PCI. I castori allora si collettivizzano e formano i Soviet dentro piselli giganti. La Valle degli Orti diventa la più grande potenza comunista antagonista dell'umanità, con più di 10 miliardi di super castori ninja incazzzati come iene ed addestrati ad uccidere.
Non posso che non mettermi a capo della rivolta. In poco più di un mese organizzo i castori e li porto alla conquista del mondo intero in una settimana.
A quel punto mi rilasso e riparto alla ricerca di Rick. Qualcuno dice si sia immolato per difendere la razza umana nella guerra contro i castori. Ma io so che lui è vivo e che mi può sentire, me la detto Zoltan il barista transessuale della mensa delle Santissime Carmelitane di Quartoggiaro.
Sguinzaglio tutti i castori in tutti gli angoli del Globo, ma dopo 60 lunghi anni di Rick non c'è traccia.
Decido di partire in solitaria verso la baracca del Aytollah Komeini, l'unico in grado di reincarnarmi in Rick. Quando entro Komeini sta ascoltanto rap uzbeko a tutto volume e stuppandosi una bonga alta come una bombola del gas insieme ad un cane dalmata.
Mi offre da tirare e senza accorgermene sono Rick e mi metto ad intonare "Ciao mamma come mi diverto di Jovanotti ballando in tutù davanti al karaoke

è una libidine è una rivoluzione...

Dal diario di cane pulcioso

Sono ancora qui. Randagio. Non mi lavo da tre giorni e tre notte ormai. Puzzo duro latrino.
Vedo una zingara sull'altro lato della strada. Pulciosa, la puttana. Parto ghepardico e mi avvento sulla preda: "senti, sbarbaz ,hai da accendere?" chiedo mansueto. La sbarbaz di ferma, si gira, mi guarda. Ho già voglia di accoppiarmi con lei. "mi chiamo Teresa ed incasso la minchia tesa" mi risponde lei ridanciana, la bottana. "Senti ma se fai bene le pompe col culo come suchi i cazii nefgi..."
penso io, onesto.
A quel punto, in vena di romanticherie, le ficco due dita su per il culo. La sgnacchera sembra apprezzare e si compiace. "compiaciti, compiaciti stocazzo" le sussurro soave all'orecchio
lei slabbra di lusso mi squirta tutto sul muro.
Grande festa popolana nel dopo squirtata con salami e formaggi tipici
Dopodichè saluto la sbremba e vado di bramba

SUBSONICO

mi aggiro furtivo a minchia serrata. Sono altamente addomesticabile dall'istrismo isterico. Non so come pormi nei confronti del sottoproleteriato urbano. Non ho coscienza di una nuova identità collettiva del razionalismo contemporaneo della nouvelle vaguee, delle avanguardie, insomma.
Non ha importanza mi prendo le palle in mano e mi caco nell'ano.
mi sento meglio ora,
cacato

mi avventuro randagio; IO, cazzo ramingo, su terreni sburrevoli
seguo nerchie guardinghe
sogno pompozzi latrini
è tutto qui il bello, nel comprendere che alla fine di

l'alterazione dello stato di coscienza

sti gran cazzi non ce la faccio più. Basta mi sronzo , mi canno mi faccio di tutto quello che capita perchè la pressione è troppa e mi altera, altera il mio bioritmo questo ritmo harcore a tutto cassa q

il mondo ribaltato

Il buon Barack Obama sembra lanciato verso la conquista della Casa Bianca. Un nero alla presidenza degli Stati Uniti d'America, già solo la sua candidatura è una sorpresa, figuriamoci la sua eventuale vittoria.

Angela Merckel è il cancelliere tedesco. Una donna alla guida della prima potenza economica europea.

Se un giornalista, un veggente o un pincopallino qualsiasi avesse pronosticato questi due avvenimenti 50 anni fa avrebbe strappato risa a crepapelle,
oggi è la realtà.

Progresso sociale? Pari opportunità per tutti? Pare di sì.

Tutti contenti quindi, finalmente qualcosa si muove e si va nella direzione della parità di diritti e doveri per tutti.

Io però voglio essere provocatorio e non ci sto e mi chiedo se quei due in realtà non siano lì solo perchè appartenenti a due categorie sociali storicamente emerginate dalla vita politcia, come i neri e le donne appunto. E non siano solo messi lì come azioni di marketing per scatenare la solidarietà non solo di queste minoranze ma anche di tutti i benpensanti che vedono nell'uguaglianza dei diritti uno sprone nella costruzione di una societò avanzata .
Insomma: quanto c'è di Obama nel personaggio Obama e quanto invece è stato creato con una strategia di vendita ed una pubblicità di livello eccelso, arti ben note agli americani.
Chi più di loro riesce a creare personaggi, in effetti. Hollywood la fabbrica dei sogni ci ha cresciuti fin da bambini, praticamente allattati.
I neri poi oggi come oggi vanno di moda, non sono mai stati così popolari.
E allora chi è questo Obama e cosa farà per noi? Potrà fare qualcosa per noi, nel senso che gli permetteranno di farlo? E se il piccolo orsetto Obama decidesse ad un certo punto di far di testa sua, quanto ci metterebbero ad eliminarlo, come successo all'unico altro preseidente americano appartenente ad una minoranza: John Kennedy.

domenica 2 novembre 2008

oggi piove

E' arrivato l'autunno, una grande stagione. Il periodo della riflessione, quando ci si puo chiudere un po' in casa, complice il clima, a raccogliere le idee.
Situazione:difficile da decifrare.
Leggevo ieri sera bizzarre e variopinte teorie a proposito di alieni, già presenti da tempo sul nostro pianeta, venuti da alpha centauri, svariati anni luce da qui a prendersi la briga di studiare la razza umana.
Ora, non posso sapere se effettivamente questi piccoli ET esistano o meno, ma mi interrogavo su cosa potessero pensare di noi; nel caso in cui fossero effettivemente qui.
Secondo questa teoria essi sarebbero stati intercettatti da umani la prima volta all'inizio della seconda guerra mondiale. La durata della loro vita sarebbe
maggiore della nostra: secoli.
Che mondo hanno visto?
Come debutto si stava per autodistruggere con la guerra più devastante di tutta la storia umana.
Dopodichè ha cercato di riorganizzarsi.
Due modelli, guidati dalle nazioni vincitrici di quel grande conflitto. Modelli in antitesi, uno la negazione dell'altro, che non potevano non entrare in conflitto: il bianco ed il nero.
Due modelli che seguivano entrambi un'idea ma che hanno visto quest'idea stuprarsi perchè messa in pratica da uomini, per definizione imperfetti.
Da una parte l'idea di crescita come società insieme, dall'altra quelle di autodeterminazione totale del singolo, individualismo. Da una lato il singolo agiva con il fine del benessere comune, dall'altro la persona lavora e progredisce per il benessere suo e dei suoi cari.
Vi sono stati differenti tentativi di mediazione tra questi due opposti. D'altra parte la vita è sempre piena di sfumature, come cantavano i 99Posse.
Alla fine, come in un duello medioevale, uno dei due contendenti ha prevalso sull'altro.
Un modello dominante è stato creato ed è pronto ad egemonizzare il pianeta. Stessi consumi stessa società, ma sopratutto stessi valori da seguire: l'individualismo.
Molti dicono che non è possibile instaturare il socialismo mantenendo la libertà.
Mi chiedo se sia anche vero il contrario,ossia che non sia possibile instaurare la libertà proponendo uno stato socialista.
Questo tipo di mentalità che pone il singolo al di sopra degli interessi della collettività può effettivamente portare a qualcosa di buono?
Mi domando: ma se la socialità siamo tutti, se il singolo calpesta i diritti della massa per avanzare personalmente, non va anche contro se stesso?
A rigore di logica è così; per alcuni però agire a sfavore della collettività può portare vantaggi immediati che fanno scolorire e dimenticare gli svantaggi che potrà causare in futuro questa azione a tutti.
Quello che credo abbiano ben visto i nostri amoci extraterrestri è che gli umani non hanno coscienza di razza collettiva.
Mi immagino un loro appunto: "gli appartenenti alla razza umana solitamente non riescono a ragionare ed agire per il benessere comune, ma più che altro per il prorio tornaconto personale ed immediato. Ciò è probabilmete dovuto alla bassa aspettativa di vita di quesa curiosa razza, la quale sembra non dare molta importanza al futuro remoto. Per allora chi avrà fatto danno non sarà più vivo. Le nuove generazioni si trovano così costrette a pagare gli errori delle precedenti, in un percorso ciclico.
Nonostante ciò vi è sul pianeta la sensazione di stare progredendo.
Questa razza non sembra voler progredire compatta . La natura dell'ordinamento sociale dominante su questo pianeta porta il singolo ad avvantaggi su molti, sfruttando quest'ultimi per trarne vantaggio lui solo".

L'uomo è egoista insomma, grande scoperta.
Frose è proprio questo un po' il suo limite. perchè, nonostante grandi potenzialità, non pare marciare nella direzione giusta.

La A cerchiata, simbolo anarchico

La A cerchiata, simbolo anarchico