L'argomento del post di oggi esula un po' dalle solite disquisizioni politico-sociologiche di cui è composto questo blog.
Questa mattina, infatti, due notizie hanno minato il mio Karma positivo. La prima, piuttosto grave, è che il Torino ha ingaggiato Nick "piedecaldo" Amoruso: che tristezza; la seconda, più leggera, è che c'è stato un incidente nucleare nei pressi di Avignone, a poche centinaia di chilometri da dove vive il vostro affezionatissimo. La autorità rassicurano che non ci sono problemi, che tutto è sottocontrollo; probabilmente falsità visto che anche per Chernobyl erano state spese parole molto simili. Il presidente francese Sarkosy ha tutta l'intenzione di insabbiare la notizia il più possibile (che è stata diffusa ben 12 ore dopo l'incidente) perchè sta portando avanti una campagna di diffusione del modello nucleare transalpino, considerato all'avanguardia (e si è visto...). In pratica il suo piano è quello di esportare la tecnologia francese in fatto di nucleare a Paesi in via di sviluppo o comunque con una forte dipendenza energetica dal petrolio (come l'Itlalia) in modo da guadagnare con gli appalti per la costruzione di nuove centrali milioni di euri.
E' logico che un incidente molto grave rovinerebbe irremediabilmente i piani di monsieur Bruni, per questo la gravità del fatto viene ovviamente minimizzata. Il piccolo effetto collaterale che milioni di persone rischino di veder irremediabilmente compromessa la propria salute e quella delle generazioni future è ovviamente un lieve inconveniente che non può fermare la sete di denaro dei capi del mondo. Anche se tra 9 mesi nasceranno bambini con 5 braccia e qualcuno morirà di cancro, al massimo Sarko non verrà rivitotato, ma per allora avrà già piazzato la sua tecnologia "sicura" in giro per il mondo e potrà godersi i suoi meritatissimi miliardi con la bella Carla su qualche isolotto caraibico dove non vi sono le sue centrali nucleari nella vicinanze; ah la belle vie...
Al di là di queste facezie politiche di poca importanza (non mi scandalizzo di certo perchè un uomo politico si arricchisce enormemente uccidendo innocenti, questa è la normalità della storia) la notizia odierna mi ha fatto riflettere sulla mia imminente morte.
Non vi tedierò con i soliti discorsi su quello che avrei voluto fare e non ho fatto, sui miei rimpianti e sui miei rimorsi, tutti ne abbiamo, chi più chi più meno.
Piuttosto mi incuriosisce come sarà la morte, non dico in modo fisico: già si sa che la morte per cause di scorie nucleari è lunga e dolorosa, ma dal punto di vista mentale.
Cosa penserò pochi istanti prima di addormentarmi per sempre? Che ricordi mi passeranno davanti?Di chi sarà l'ultima immagine che passerà davanti ai miei occhi? Mia mamma, il mio cane, il babbo, la mia ex, Salas che tira alto il rigore al derby? Pensiero affacinante, che stranamente non mi spaventa, forse solo allora scoprirò quale è stata l'esperienza più bella ed importante di questa faticaccia chiamata vita.
pensieri personali senza pretese
mercoledì 9 luglio 2008
lunedì 7 luglio 2008
GLI UOMINI, MOLTO SPESSO, FANNO SESSO CON LE DONNE. LE DONNE, MOLTO SPESSO, FANNO SESSO CON I SOLDI DEGLI UOMINI.
La fica, nella nostra società e nella maggior parte dei casi, è atavicamente attratta dal vil denaro.
Questa è un'ovvietà, cerchiamo però di comprenderne le cause e gli effetti. Alcune premesse:
1) L'uomo e la donna ragionano in modi differenti;
2) il discorso riportato è di carattere generale, è chiaro che esistano delle eccezioni, ma qui proveremo ad analizzare il comportamento sociale maggiormente diffuso e quindi definito dominante.
Partiamo da lontano.
Prendiamo un qualsiasi uomo, diciamo Paolo. Paolo si trova in una stanza con 10 donne, diverse per età, avvenenza e risorse economiche. Paolo non conosce nessuna di loro, non le ha mai parlato. A Paolo viene chiesto di scegliersi una compagna: 9 volte su 10 Paolo sceglierà la ragazza che trova più attraente secondo i suoi gusti.
Prendiamo una qualsiasi donna, diciamo Laura. Stessa situazione di prima con 10 uomini diversi per età, avvenenza e risorse economiche. Laura 9 volte su 10 sceglierà il più ricco, o per lo meno colui che ha il miglior rapporto ricchezza-avvenenza.
Perchè questa grossa differenza?
La spiegazione non è semplicissima ed in gioco ci sono molte variabili, vediamone alcune.
-La componente genentica: secondo il darwinismo sia il maschio che la femmina sono portati per istinto alla conservazione della specie, cioè a trasmettere il proprio codice genetico. Più discendenti riescono a produrre, più probabilità ci sono che il proprio corredo genetico possa sopravvivere. Il maschio è portato a diffondere il più possibile il suo seme, in modo da produrre il maggior numero di discendenti con differenti compagne, creando ogni volta un mix diverso, con differenti chanche di sopravvivenza.
La femmina, in quanto essere ricettivo, è portata alla selezione del partner più adatto, in modo che il suo piccolo abbia maggiori possibilità di sopravvivenza.
Questo ragionamento vale sia per gli animali che per gli uomini (che sono appunto animali).
L'uomo chiaramente ha creato una sovrastuttura, chiamata società, nella quale vive, in cui ci sono tutta una serie di regole e di comportamenti definiti appunto "sociali"; anche alcuni animali la creano, ma è sicuramente meno strutturata di quella umana.
Nella società capitalista odierna il denaro è considerato il metro di giudizio principale per definire un uomo. Se hai soldi sei una persona di successo ed hai potere, se sei povero non sei nessuno.
Il figlio di un ricco ha molte più possibilità di emergere nella società che quello di un povero. Frequenta migliori scuole, conoscerà altri ragazzi ricchi come lui con cui potrà creare una mini-società con regole ben definite di aiuto reciproco per diventare ancora più ricchi, ecc.
Per una donna quindi è più lungimirante fare un figlio con un ricco, perchè il suo piccolo avrà più chanche di "sopravvivenza" nella società umana.
In breve: il ricco è il partner più adatto per la donna.
2)La componente sociale: è facile comprendere che se si è ricchi si hanno meno problemi, almeno economici. Alcune donne (ed anche alcuni uomini) non amano lavorare, quindi semplicemente preferiscono essere mantenute dal proprio marito.
3) La donna ha mercificato la propria sessualità dai tempi dei tempi. Quando si dice che la prostituzione è il mestiere più antico del mondo si enuncia una verità storica. Nella stragrande maggioranza delle società sono sempre esistite donne che hanno chiesto denaro per fare sesso.
La donna, rapidamente accortasi che l'uomo aveva vitale bisogno di sesso, ha subito pensato di trarne un beneficio economico diretto (la prostituzione) o indiretto (una cena offerta, un matrimonio di comodo...).
Curiosamente molte donne associano al sesso molti significati ancestrali, quasi mitici come l'amore. In pratica il loro ragionamento è che l'atto sessuale debba essere legato ad una serie di sentimenti che i due partner dovrebbero provare l'uno per l'altro. Se però tutto ciò non c'è, i soldi sembrano essere per loro un più che valido sostitutivo.
Questa riflessione ci porta alla definizione del concetto di prostituta, che è, per certi versi, piuttosto controverso. Anche in questo caso mi avvarrò del sostegno di Wikipedia:
"Con il termine prostituzione si indica l'attività di chi offre servizi sessuali, dietro pagamento di un corrispettivo in denaro. L'attività, fornita da persone di qualsiasi orientamento sessuale, può avere carattere autonomo, professionale, abituale o saltuario".
In un'economia di mercato, ma in realtà fin dai tempi del baratto, chiunque ha scambiato ciò che aveva con ciò che voleva ottenere. Lo scambio figa-denaro è forse il più antico di tutti (almeno da quando esiste il denaro). Se non consideriamo solo uno scambio diretto, ma anche indiretto il concetto di prostituzione si allarga parecchio.
Con questo non voglio dire che le donne siano peggio degli uomini, a parti invertite i maschi farebbero lo stesso. Se le donne controllassero la società ( e quindi anche il denaro) e gli uomini avessero un bene che è a loro indispensabile glielo farebbero pagare a caro prezzo, forse ancora più caro di quanto le donne fanno pagare la figa.
Prima di concludere ripeto che questa discussione riguarda il comportamento sociale dominante, il mainstream e che di eccezioni ne esistono parecchie, quindi anche di rapporti sessuali senza scambio diretto o indiretto di denaro. Tali rapporti rimangono però statisticmente inferiori a quelli con scambio di denaro e quindi con una componente di prostuituzione.
Nel prossimo post analizzeremo gli effetti della cosidetta "prostituzione di massa".
Questa è un'ovvietà, cerchiamo però di comprenderne le cause e gli effetti. Alcune premesse:
1) L'uomo e la donna ragionano in modi differenti;
2) il discorso riportato è di carattere generale, è chiaro che esistano delle eccezioni, ma qui proveremo ad analizzare il comportamento sociale maggiormente diffuso e quindi definito dominante.
Partiamo da lontano.
Prendiamo un qualsiasi uomo, diciamo Paolo. Paolo si trova in una stanza con 10 donne, diverse per età, avvenenza e risorse economiche. Paolo non conosce nessuna di loro, non le ha mai parlato. A Paolo viene chiesto di scegliersi una compagna: 9 volte su 10 Paolo sceglierà la ragazza che trova più attraente secondo i suoi gusti.
Prendiamo una qualsiasi donna, diciamo Laura. Stessa situazione di prima con 10 uomini diversi per età, avvenenza e risorse economiche. Laura 9 volte su 10 sceglierà il più ricco, o per lo meno colui che ha il miglior rapporto ricchezza-avvenenza.
Perchè questa grossa differenza?
La spiegazione non è semplicissima ed in gioco ci sono molte variabili, vediamone alcune.
-La componente genentica: secondo il darwinismo sia il maschio che la femmina sono portati per istinto alla conservazione della specie, cioè a trasmettere il proprio codice genetico. Più discendenti riescono a produrre, più probabilità ci sono che il proprio corredo genetico possa sopravvivere. Il maschio è portato a diffondere il più possibile il suo seme, in modo da produrre il maggior numero di discendenti con differenti compagne, creando ogni volta un mix diverso, con differenti chanche di sopravvivenza.
La femmina, in quanto essere ricettivo, è portata alla selezione del partner più adatto, in modo che il suo piccolo abbia maggiori possibilità di sopravvivenza.
Questo ragionamento vale sia per gli animali che per gli uomini (che sono appunto animali).
L'uomo chiaramente ha creato una sovrastuttura, chiamata società, nella quale vive, in cui ci sono tutta una serie di regole e di comportamenti definiti appunto "sociali"; anche alcuni animali la creano, ma è sicuramente meno strutturata di quella umana.
Nella società capitalista odierna il denaro è considerato il metro di giudizio principale per definire un uomo. Se hai soldi sei una persona di successo ed hai potere, se sei povero non sei nessuno.
Il figlio di un ricco ha molte più possibilità di emergere nella società che quello di un povero. Frequenta migliori scuole, conoscerà altri ragazzi ricchi come lui con cui potrà creare una mini-società con regole ben definite di aiuto reciproco per diventare ancora più ricchi, ecc.
Per una donna quindi è più lungimirante fare un figlio con un ricco, perchè il suo piccolo avrà più chanche di "sopravvivenza" nella società umana.
In breve: il ricco è il partner più adatto per la donna.
2)La componente sociale: è facile comprendere che se si è ricchi si hanno meno problemi, almeno economici. Alcune donne (ed anche alcuni uomini) non amano lavorare, quindi semplicemente preferiscono essere mantenute dal proprio marito.
3) La donna ha mercificato la propria sessualità dai tempi dei tempi. Quando si dice che la prostituzione è il mestiere più antico del mondo si enuncia una verità storica. Nella stragrande maggioranza delle società sono sempre esistite donne che hanno chiesto denaro per fare sesso.
La donna, rapidamente accortasi che l'uomo aveva vitale bisogno di sesso, ha subito pensato di trarne un beneficio economico diretto (la prostituzione) o indiretto (una cena offerta, un matrimonio di comodo...).
Curiosamente molte donne associano al sesso molti significati ancestrali, quasi mitici come l'amore. In pratica il loro ragionamento è che l'atto sessuale debba essere legato ad una serie di sentimenti che i due partner dovrebbero provare l'uno per l'altro. Se però tutto ciò non c'è, i soldi sembrano essere per loro un più che valido sostitutivo.
Questa riflessione ci porta alla definizione del concetto di prostituta, che è, per certi versi, piuttosto controverso. Anche in questo caso mi avvarrò del sostegno di Wikipedia:
"Con il termine prostituzione si indica l'attività di chi offre servizi sessuali, dietro pagamento di un corrispettivo in denaro. L'attività, fornita da persone di qualsiasi orientamento sessuale, può avere carattere autonomo, professionale, abituale o saltuario".
In un'economia di mercato, ma in realtà fin dai tempi del baratto, chiunque ha scambiato ciò che aveva con ciò che voleva ottenere. Lo scambio figa-denaro è forse il più antico di tutti (almeno da quando esiste il denaro). Se non consideriamo solo uno scambio diretto, ma anche indiretto il concetto di prostituzione si allarga parecchio.
Con questo non voglio dire che le donne siano peggio degli uomini, a parti invertite i maschi farebbero lo stesso. Se le donne controllassero la società ( e quindi anche il denaro) e gli uomini avessero un bene che è a loro indispensabile glielo farebbero pagare a caro prezzo, forse ancora più caro di quanto le donne fanno pagare la figa.
Prima di concludere ripeto che questa discussione riguarda il comportamento sociale dominante, il mainstream e che di eccezioni ne esistono parecchie, quindi anche di rapporti sessuali senza scambio diretto o indiretto di denaro. Tali rapporti rimangono però statisticmente inferiori a quelli con scambio di denaro e quindi con una componente di prostuituzione.
Nel prossimo post analizzeremo gli effetti della cosidetta "prostituzione di massa".
LA CORTINA DI FERRO, AZZECCATA INTUIZIONE.
Prendendo spunto da ciò che è stato detto nel post precedente, colgo l'occasione per analizzare un'altra delle carattestiche strutturali della società comunista di stampo sovietico: la cortina di ferro.
Per chi non avesse familiarità con questo concetto o semplicemente fosse troppo giovane per ricordarsene, cito la definizione che appare su Wikipedia versione italiana:"Cortina di ferro è un termine utilizzato ad occidente per indicare la linea di confine che divise l'Europa in due zone separate di influenza politica, dalla fine della seconda guerra mondiale alla fine della guerra fredda. Durante questo periodo, l'Europa orientale era sotto il controllo politico e/o l'influenza dell'Unione Sovietica, mentre l'Europa occidentale godeva della libertà politica."
Perchè venne creata la cortina di ferro? E' prassi comune in Occidente pensare, come è scritto nella stessa Wikipedia, che essa "servì a tenere la gente all'interno e l'informazione all'esterno" cosi' da presenrvare l'egemonia comunista in Unione Sovietica e nei Paesi satelliti.
La presunzione occidentale era, ed è tutt'ora, quella di ritenere il proprio mondo ed il proprio stile di vita di gran lunga migliori dei corrispettivi comunisti; di conseguenza il consumatore consumato occidentale è stato persuaso per decadi che il sistema economico in cui e per cui viveva (e vive) fosse il sogno di chi rimaneva oltre cortina.
La verità, come spesso accade, sta nel mezzo nel senso che per alcuni l'economia di mercato ed il consumismo sono effettivamente una realtà alla quale ambire, mentre per altri rimane un qualcosa di alieno alla proria mentalità e di indesiderabile.
La propaganda made in U.s.a. , ed in generale quella dell'Europa ovest, ha sempre avuto buon gioco a dipingere il regime comunista sovietico e non solo come inumano ed inviso alla gente che lo "subiva".
Non è mia intenzione difendere un regime totalitario, ma semplicemente fare notare come all'interno dell'Unione Sovietica, dell'Ungheria, della Polonia, ecc. vi fossero innumerevoli sostenitori di tale sitema economico-politico, a fronte di altri che non lo sopportavano.
Basti pensare a quanti nostalgici ci siano ancora oggi in tali repubbliche, gente che non si ritrova nella dottrina del turboconsumismo, che non può comprendere la logica del compra per apparire-essere-emergere, uomini e donne che ancora oggi, a quasi 20 anni dalla caduta del muro di Berlino votano per il Partito Comunista locale senza ripensamenti.
Ma veniamo al focus della discussione odierna: la ragione per cui fu creata la cortina di ferro.
A modesto parere di chi scrive essa fu costituita per varie ragioni una della quali, assolutamente fondamentale, non sembra ottenere grande credito presso gli storici; vado ad enunciarla.
La cortina di ferro serviva per tenere imprigionate le ricche scorte di passera di cui disponeva l'Europa dell'est ed ad impedire che i vitelloni occidentali (ceppe italiche affamate in primis) entrassero a fare razzia.
Fermiamoci un attimo a riflettere: Polonia, Romania, Cecoslovacchia, Estonia, Lituania, Lettonia e la sterminata Russia sono emormi giacimenti di fica. In questi Paesi il rapporto uomo-donna è numericamente imbarazzante, con derrate di passera praticamente illimitate e di primissima qualità, a fronte di un materilale maschile piuttosto scarso, di fattura scadente e spesso ubriaco e rissoso.
Se non vi fosse stata la cortina è facile immaginare che innumerovi passerone sarebbero emigrate verso occidente, in cerca della "libertà" e di un ricco marito che le mantenesse, inoltre un'infinità di maschi assetati avrebbero invaso i vari Paesei dell'est in cerca di semplici avventure o per accaparrasrsi una moglie dalla bellezza scultorea e di poche pretese.
La cortina di ferro è quindi stata una scelta azzeccata e necessaria per conservare i ricchissimi giacimenti di fica presenti nella regione e trattenerli come beni primari di consumo per la popolazione locale, in modo da tenerla calma e sottomessa... il cane con la pancia piena (sarebbe il caso di dire con le palle vuote) non morde.
Inoltre preservare un parco fica di tali dimensioni era sicuramente una risorsa eonomica immensa, che andava difesa e preservata ad ogni costo.
Per chi non avesse familiarità con questo concetto o semplicemente fosse troppo giovane per ricordarsene, cito la definizione che appare su Wikipedia versione italiana:"Cortina di ferro è un termine utilizzato ad occidente per indicare la linea di confine che divise l'Europa in due zone separate di influenza politica, dalla fine della seconda guerra mondiale alla fine della guerra fredda. Durante questo periodo, l'Europa orientale era sotto il controllo politico e/o l'influenza dell'Unione Sovietica, mentre l'Europa occidentale godeva della libertà politica."
Perchè venne creata la cortina di ferro? E' prassi comune in Occidente pensare, come è scritto nella stessa Wikipedia, che essa "servì a tenere la gente all'interno e l'informazione all'esterno" cosi' da presenrvare l'egemonia comunista in Unione Sovietica e nei Paesi satelliti.
La presunzione occidentale era, ed è tutt'ora, quella di ritenere il proprio mondo ed il proprio stile di vita di gran lunga migliori dei corrispettivi comunisti; di conseguenza il consumatore consumato occidentale è stato persuaso per decadi che il sistema economico in cui e per cui viveva (e vive) fosse il sogno di chi rimaneva oltre cortina.
La verità, come spesso accade, sta nel mezzo nel senso che per alcuni l'economia di mercato ed il consumismo sono effettivamente una realtà alla quale ambire, mentre per altri rimane un qualcosa di alieno alla proria mentalità e di indesiderabile.
La propaganda made in U.s.a. , ed in generale quella dell'Europa ovest, ha sempre avuto buon gioco a dipingere il regime comunista sovietico e non solo come inumano ed inviso alla gente che lo "subiva".
Non è mia intenzione difendere un regime totalitario, ma semplicemente fare notare come all'interno dell'Unione Sovietica, dell'Ungheria, della Polonia, ecc. vi fossero innumerevoli sostenitori di tale sitema economico-politico, a fronte di altri che non lo sopportavano.
Basti pensare a quanti nostalgici ci siano ancora oggi in tali repubbliche, gente che non si ritrova nella dottrina del turboconsumismo, che non può comprendere la logica del compra per apparire-essere-emergere, uomini e donne che ancora oggi, a quasi 20 anni dalla caduta del muro di Berlino votano per il Partito Comunista locale senza ripensamenti.
Ma veniamo al focus della discussione odierna: la ragione per cui fu creata la cortina di ferro.
A modesto parere di chi scrive essa fu costituita per varie ragioni una della quali, assolutamente fondamentale, non sembra ottenere grande credito presso gli storici; vado ad enunciarla.
La cortina di ferro serviva per tenere imprigionate le ricche scorte di passera di cui disponeva l'Europa dell'est ed ad impedire che i vitelloni occidentali (ceppe italiche affamate in primis) entrassero a fare razzia.
Fermiamoci un attimo a riflettere: Polonia, Romania, Cecoslovacchia, Estonia, Lituania, Lettonia e la sterminata Russia sono emormi giacimenti di fica. In questi Paesi il rapporto uomo-donna è numericamente imbarazzante, con derrate di passera praticamente illimitate e di primissima qualità, a fronte di un materilale maschile piuttosto scarso, di fattura scadente e spesso ubriaco e rissoso.
Se non vi fosse stata la cortina è facile immaginare che innumerovi passerone sarebbero emigrate verso occidente, in cerca della "libertà" e di un ricco marito che le mantenesse, inoltre un'infinità di maschi assetati avrebbero invaso i vari Paesei dell'est in cerca di semplici avventure o per accaparrasrsi una moglie dalla bellezza scultorea e di poche pretese.
La cortina di ferro è quindi stata una scelta azzeccata e necessaria per conservare i ricchissimi giacimenti di fica presenti nella regione e trattenerli come beni primari di consumo per la popolazione locale, in modo da tenerla calma e sottomessa... il cane con la pancia piena (sarebbe il caso di dire con le palle vuote) non morde.
Inoltre preservare un parco fica di tali dimensioni era sicuramente una risorsa eonomica immensa, che andava difesa e preservata ad ogni costo.
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